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Strategie di lettura: come leggere la statuaria antica

Il corso si propone di ripercorrere e interpretare la storia dell’arte greca, a partire dalla metà alla fine del V secolo a.C.
Come nel primo ciclo la lezione introduttiva  sarà a cura di Anna Maria Riccomini, il corso proseguirà con gli interventi di due allieve di A.M. Riccomini, Francesca Beltrami e Veronica Bosio, laureate al Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia.

Articolazione delle lezioni:
Cos’è l’arte classica? La creazione di uno stile diventato un modello (Riccomini)
Policleto e la misurazione della bellezza ideale
Fidia e il cantiere del Partenone
L’arte ad Atene in tempo di guerra
Echi partenonici in Grecia e nelle colonie d’Occidente

Docenza: Anna Maria Riccomini, Veronica Bosio, Francesca Beltrami
Lezioni: 5
Giorno e orario:  Ore 20:00-21:30; inizio martedì 04/04/2023, le successive lezioni di mercoledì.
Modalità: Video-conferenza (Meet) + registrazione delle lezioni disponibili su Classroom
Costo IVA compresa: Soci di U.A € 80; Non soci € 90.

Anna Maria Riccomini

Si è laureata in Lettere Classiche all’Università degli Studi di Pisa, dove ha in seguito conseguito il Diploma di Specializzazione in Archeologia Classica e il Dottorato in Archeologia. Ha studiato presso il il Getty Museum e il Getty Center For the History of Art and the Humanities (1992), e presso il Warburg Institute di Londra (1994). Dal 2001 insegna Storia dell’Arte greco-romana presso il Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia (sede di Cremona), dove nel 2017 è diventata professore associato.

Strettamente connessi con la sua attività didattica sono i due manuali universitari pubblicati presso la Carocci editrice: La scultura (Manuali Universitari 148. Archeologia), Roma, Carocci, 2014; Il ritratto (Manuali Universitari 164. Archeologia), Roma, Carocci, 2015.

La principale attività di ricerca della docente si è sviluppata, oltre che nell’ambito della Storia dell’Arte greco-romana, anche nella Storia dell’Archeologia, nei suoi più diversi aspetti:

  • reimpiego di marmi antichi nel Medioevo (elementi architettonici reimpiegati in Palazzo Gambacorti a Pisa)
  • studio dei disegni dall’antico tra Cinque e Ottocento (Girolamo da Carpi, Pierre Jacques, Jacopo Strada, Nicolas Poussin, Joseph Nollekens, Franz Caucig, Antonio Basoli, Pelagio Palagi)
  • collezionismo di antichità (a Roma: collezioni di Antonio da Sangallo, Soderini, Sassi, della Valle, Aldobrandini, del cardinale Alberoni, Torlonia e di numerose collezioni minori di età neoclassica; a Mantova e Guastalla: collezione di Cesare Gonzaga; a Torino: collezione dei Savoia; a Napoli: collezione di Diomede Carafa)
  • studio delle trasformazioni e del riutilizzo di monumenti antichi in età post-antica (Mausoleo di Augusto: volume La ruina di sì bela cosa. Vicende e trasformazioni del Mausoleo di Augusto, Milano, Electa 1996)
  • ricerche di archivio per la documentazione di scavi di siti archeologici (studi settecenteschi del Paciaudi e del conte di Caylus e di quelli ottocenteschi di Luigi Voghera e di Giovanni Antonio Antolini sull’antica Veleia: volume Scavi a Veleia. L’archeologia a Parma tra Settecento e Ottocento, Bologna, Clueb, 2005)
  • studio archeologico sui diari di viaggio del Grand Tour (viaggiatori settecenteschi in area cremonese e nel Sud Italia; edizione del diario di Pietro de Lama, direttore del Museo di Antichità di Parma: volume Il viaggio in Italia di Pietro de Lama. La formazione di un archeologo in età neoclassica, Pisa, ETS, 2003); studio delle antichità piemontesi nel Voyage di Aubin Louis Millin).

Con schede e saggi ha partecipato alla realizzazione di numerose mostre d’arte e di archeologia.

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